le cartellate! così chiamate perché sono sottili come la carta, il raffronto con quelle dei vicini è dato dalla bravura nel tirare la pasta, appunto sottile come la carta, darle la forma aggraziata è non accartocciata! Gli ingredienti, cannella e chiodi di garofano una volta comperati in once dallo speziale, il liquore millefiori fatto in casa , olio d’oliva di casa aromatizzato con buccia di limone ed arancia e vino moscato per impastare, stesso impasto per i porceduzzi, potrebbe essere la forma dei porcellini a darle in nome? o altro nome sannachiudere, sono talmente buoni che bisogna chiuderli a chiave, se no i bambini li rubano! il profumo che sprigionano riempie la casa di gioia, ritorno bambina!

Ingredienti:

kg. 1,700 di farina tipo 0
gr. 300 di farina di grano duro senatore cappelli
gr. 250 di olio evo
q.b. Di vino bianco dolce tipo moscato
n. 2 bicchierini di liquore tipo millefiori
n. 1 bucci
a di arancia
n. 1 buccia di limone
gr. 15 di polvere di chiodi di garofano e cannella
gr. 10 di sale
kg. 1 miscela di miele
lt. 1 circa cotto di fichi
q.b. olio evo o di arachide per friggere
momperiglie o mandorle sfilettate per guarnire

Procedimento:

Qualche giorno prima di preparare le cartellate, fate scaldare leggermente l’olio con le bucce dell’arancio e del limone a cui avrete tolto la parte bianca e lasciatele in infusione, (l’olio prenderà il profumo degli agrumi), preparate anche le farine miscelate fra loro con le spezie.
Su una spianatoia mettete le farine e versate pian piano l’olio da cui avrete tolto le bucce degli agrumi, aggiungete il liquore e tanto vino intiepidito per quanto ne richiede l’impasto che deve essere liscio, sodo, ma non duro!.
Prendete un piccolo pezzo di pasta, tenendo il resto dell’impasto coperto da un telo per non farle perdere l’umidità, e passateli tra i rulli di un tira sfoglia iniziando dalla larghezza massima fino ad arrivare alla penultima.(più la sfoglia e sottile e più sarà diffcile il lavoro!, ma assicura il risultato tipico sottile come la carta!)
Con una rotella dentellata ricavate delle strisce lunghe circa 15/20 cm e larghe non più di 3 cm.
Piegate in due la striscia, tenendo la parte dentellata in alto, iniziate a girare la pasta a spirale pizzicandola ogni 2 cm. e facendo aderire le parti tra di loro.
Quando sarete stanchi di fare cartellate, potete preparare i Porceduzzi!
Con un pezzo di impasto fate dei filoncini come per i gnocchi e tagliate a pezzetti di 1 cm. cad.e come per i gnocchi passateli siul retro di una grattugia, stando ben attenti a tirarll bene cosi da lasciare la pasta sottile.
Mette in una pentola di ferro dai bordi alti abbondante olio e friggete le cartellate e i porceduzzi.
Scolateli su carta assorbente.
In una casseruola a bagno maria fate prendere il bollore al miele o al vin cotto ed immergete una per volta le cardellate, avendo cura di estrarli al contrario così non si riempiranno eccessivamente di miele o vin cotto e per ultimi friggete i porceduzzi. Guarnite i dolci con codette o meglio ancora come da tradizione con monperiglie colorate per il miele con mandorle sfilettate per il vin cotto.

 

 

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